Da tifosa dell’Udinese, complimenti al Napoli (ma con rispetto): il calcio è di tutti

Pubblicato il 24 maggio 2025 alle ore 15:30

 

Mi chiamo Elisa, ho 30 anni, e tifo Udinese da quando ero bambina. I miei ricordi più belli legati al calcio hanno il profumo delle domeniche pomeriggio passate allo Stadio Friuli con mio papà e mio zio Marietto. Due uomini semplici, appassionati, che mi hanno insegnato a vivere il calcio con il cuore, ma anche con rispetto, educazione e amore per lo sport vero.

 

Da quegli spalti ho visto tante partite, alcune da incorniciare, altre da dimenticare, ma sempre con la stessa fede bianconera nel cuore. Oggi, da tifosa onesta e fiera, sento il bisogno di scrivere due parole – sincere e sentite – per fare i miei complimenti al Napoli per la vittoria dello Scudetto.

 

Lo sport è anche questo: saper riconoscere i meriti altrui. E quando una squadra gioca bene, tiene duro, supera le difficoltà e arriva in cima, non si può fare altro che togliersi il cappello. Il Napoli ha dimostrato sul campo di meritare questo traguardo, e chi ama davvero il calcio sa che certi risultati non arrivano per caso.

 

Detto questo, non posso tacere ciò che penso, perché essere sportivi significa anche essere onesti, sempre. Non dimentico quello che è successo durante Udinese-Napoli del 2023. Lo ricordo bene: quella sera in cui il Napoli festeggiò il suo Scudetto proprio a casa nostra, a Udine.

 

Avrei voluto che fosse una festa bella per tutti, una celebrazione di sport e passione. E invece no. Ciò che ho visto allo stadio e fuori mi ha amareggiata. Invasioni di campo, confusione, comportamenti fuori dalle righe, mancanza di rispetto per i tifosi di casa e per le regole. Non generalizzo, perché so bene che non tutti i tifosi napoletani si sono comportati in quel modo. Ma la verità è che l’atmosfera di quella sera è rimasta dentro di me come un’occasione sprecata.

 

Per questo oggi dico: sono felice per voi, ma non per tutti. Sono felice per la gente onesta, per quelli che amano davvero la loro squadra senza bisogno di calpestare gli altri, per chi sa esultare senza distruggere, per chi porta il cuore allo stadio e non la rabbia.

 

Il resto – come dissi allora – preferisco lasciarlo fuori. No comment. Oggi è giorno di congratulazioni, ma non dimentico quello che ho vissuto.

 

E quindi, approfitto di questo spazio per lanciare un appello sincero: cari amici napoletani, festeggiate pure, con tutta la vostra passione, con tutto il vostro cuore. Ma fatelo in modo consono, civile, nel rispetto della legge e degli altri. Festeggiate con orgoglio, ma anche con maturità. Lo Scudetto è una gioia immensa: non rovinatevelo con gesti che sporcano la bellezza del calcio.

 

Noi del Friuli siamo gente tranquilla, forse un po’ riservata, ma con un grande amore per lo sport. E quando si vince con merito, sappiamo riconoscerlo. Per questo vi auguro di godervi questa vittoria nel modo giusto.

 

Passate bene queste feste. E che il calcio – quello vero, fatto di rispetto e passione – ci unisca, non ci divida. Insieme.

 

 

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